Installare Windows 11 automaticamente

2024-12-22

Con provisioning si intende il processo di creazione e configurazione di un’infrastruttura IT, che comprende le procedure necessarie per gestire l’accesso di utenti e sistemi a varie risorse. Il provisioning è una fase iniziale del deployment di server, computer, applicazioni, componenti di rete, storage, dispositivi edge e molto altro.

Risulta ormai indispensabile ricorrere a strumenti in grado di automatizzare questo processo di configurazione manuale, risparmiando tempo e risorse.

Un’installazione non provisionata di Windows, quindi, è un processo che consente di installare l’OS senza la necessità di intervento manuale. Utilizzando un file di configurazione, denominato autounattend.xml, è possibile preconfigurare le impostazioni di installazione, come la lingua, il fuso orario, gli utenti, inserire le chiavi di licenza, eliminare la partizione di ripristino, abilitare desktop remoto, installare i driver VirtIO e Quemu Agent, saltare le varie domande di Windows, disinstallare il blotware e molto altro.

Requisiti di Windows 11

Questi i requisiti minimi:

Processore da almeno 1 gigahertz (GHz)
almeno 4 GB RAM 
Storage da almeno 64 GB
System firmware UEFI 
Secure Boot attivo
Trusted Platform Module (TPM) version 2.0

Generare il file autounattend.xml

Il sito Generate autounattend.xml files for Windows 10/11 consente di generare il file in maniera grafica e semplice

Creazione VM su PVE

Proxmox Virtual Environment o PVE è un hypervisor open source per la gestione della virtualizzazione. È una distribuzione Linux basata su Debian che consente l’implementazione e la gestione di macchine virtuali e container LXC (Linux Containers). Si tratta di un hypervisor di tipo 1, noto anche come bare-metal hypervisor. Questo significa che Proxmox si installa direttamente sull’hardware fisico, senza la necessità di un sistema operativo host.

Per chi fosse interessato a un approfondimento, un ottimo corso su Proxmox, disponibile su YT

NOTA: Siccome Windows non vede il disco senza i driver, il partizionamento DEVE essere interattivo

download_iso

  • Reperire la ISO di Windows 11 dal sito ufficiale Microsoft
  • Upload della ISO su PVE
  • Creare la VM, caricando anche i driver VirtIO più recenti, scaricabili da qui

creation_vm_os

creation_vm_system

creation_vm_disks

creation_vm_cpu

creation_vm_mem

creation_vm_network

  • Caricare anche unattended.iso

unattended_iso

  • Disabilitare la scheda di rete e avviare la VM
  • Il processo di installazione dovrebbe avvenire in automatico, senza alcuna interazione dell’utente (dipende anche dalle configurazioni scelte in precedenza)
  • Se si sceglie di partizionare a mano il disco, si dovranno anche caricare i driver VirtIO, presenti in D:\vioscsi\w11\amd64

load_driver

  • Attendere diversi minuti che termini il processo di installazione automatica
  • Abilitare la scheda di rete e procedere con le configurazioni

Installazione Windows 11 su un pc fisico

  • Generare il file autounattend.xml da Generate autounattend.xml files for Windows 10/11, con le configurazioni desiderate
  • Scaricare il file autounattend.xml, dal pulsante che si trova in fondo alla pagina
  • Reperire la ISO di Widows 11 dal sito ufficiale Microsoft
  • Flashare, da WIndows, la ISO su un supporto USB tramite Rufus

rufus

NOTA: Sui PC dotati di processori Intel recenti, è attiva la tecnologia Intel Volume Management Device (Intel VMD), che gestisce le unità di archiviazione NVMe. Con Intel VMD abilitato, tutti i dispositivi PCI dietro il controller VMD, ad esempio, il controller NVMe all’interno degli SSD NVMe, saranno invisibili ai sistemi operativi sul server. Durante l’installazione di Windows, quindi, questa tecnologia può causare problemi nel riconoscimento dei dischi, specialmente se la chiavetta USB di installazione è stata creata utilizzando Linux. Infatti, Windows potrebbe non rilevare il disco e impedire il proseguimento dell’installazione. Occorre disabilitare questa opzione dal BIOS, se possibile, oppure installare il driver corretto, che cambia da dispositivo a dispositivo, oppure, l’unico metodo che ho trovato per garantire che Windows riconosca correttamente il disco è quello di creare la pendrive di installazione utilizzando Rufus su un sistema Windows.

  • Copiare nella root del supporto USB il file autounattend.xml

xml_into_usb

  • Procedere con l’installazione

Riferimenti


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